CONVENTO E CHIESA DI S. GIOVANNI BATTISTA
La chiesa di San Giovanni Battista risale al X secolo, localizzata alle pendici del quartiere medievale Serra (oggi collina Castello). Nel corso dei secoli ha subito notevoli modifiche, a partire dalla facciata che non rende merito all’antichità della stessa. I recenti restauri hanno riportato l’interno alla originaria divisione in due navate, separate da una maestosa colonna romanica in muratura che sostiene due archi a tutto sesto, pure questi in mattoni. Queste emergenze di stile romanico risalgono al primissimo periodo della Chiesa, quando era curata, nel medioevo dai Monaci Basiliani e successivamente dalle Suore Benedettine. In fondo alla navata maggiore spicca l’abside ogivale a costoloni che invece è di chiaro stile tardo-gotico e, più precisamente, francescano. Infatti i Francescani Conventuali furono trasferiti in questa Chiesa nel 1455 dal Vescovo di Ascoli Giacomo in attuazione della Bolla papale del Papa Callisto V, quando la loro residenza originaria, con il convento e la chiesa di S. Caterina, divenne l’attuale Cattedrale di Ascoli Satriano con l’annesso Episcopio. Infatti, in seguito del terremoto del 1400 del quartiere medievele Frontino (oggi collina Pompei), la Cattedrale di Ascoli intitolata a S. Maria del Principio rimase gravemente danneggiata.
Nella navata laterale sinistra si conservano due paliotti d’altare di marmo intarsiato e policromo del Seicento. Su quello più bello, tra girali di fiori e foglie con uccelli variopinti e di diverse specie, spicca al centro un medaglione con l’immagine di San Potito Martire, Patrono di Ascoli Satriano. Sempre in questa navata si può ammirare il sepolcro seicentesco in pietra di Francesco ab Alexandro, della famiglia d’Alessandro. In una piccola edicola della navata laterale si trova una statuetta di gesso colorato di S.Potito. Alla fine del 1700 il Vescovo Emanuele De Tommasis fondò un asilo "per i figli del popolo". Con 'unità d'Italia, il complesso con la Chiesa divenne proprietà dello Stato che lo trasferì al Comune di Ascoli Satriano. Il Comune dal 1800 affidò l'educazione dei fanciulli alle Suore di Carità di S. Giovanna Andita Thouret che restarono in Ascoli fino al mese di luglio 2013, per carenza di vocazioni.
