G

Frate terziario Francescano di Ascoli Satriano.

Dalla "Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande così si legge:
61°. Anno 1479. Intorno allo stesso anno [1479] successe a Fabio nell'episcopato Giosuè Gaeta, nobile napoletano, figlio di Ambrogio e Lucrezia de Angelo. Il medesimo Giosué, per la morte del nipote Agapito, suo nipote [e successore nell'Episcopato di Ascoli], ritornò all'episcopato perduto forse sotto il pontificato di Giulio II o di Leone X e lo mantenne fino all'anno 1517, poi spontaneamente lo lasciò a Giovanni Francesco Gaeta, suo fratello germano.

26° e 28° Vescovo di Ascoli, secondo la cronotassi ufficiale, eletto il 1° dicembre 1480 e rinuncia il 23 maggio 1509 [per la prima volta], e [per la seconda volta viene eletto] il 18 maggio 1513 [fino a quando di nuovo] rinuncia il 1° giugno 1517 . Nobile napoletano. Il suo cognome è anche de Gractis.

Dalla "Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande così si legge:
63°. Anno 1517. Giovanni Francesco Gaeta, fratello germano di Giosué, in seguito al ritiro del medesimo, fu eletto vescovo di Ascoli da Leone X il 18 maggio dell'anno 1517; diresse la diocesi per quasi quarantanove anni, poi uscì dalla scena di questo mondo il 1o novembre 1566.

29° vescovo di Ascoli, secondo la cronotassi ufficiale, nato nel 1493 c., eletto il 1° giugno 1517 e morto il 10 novembre 1566; nobile napoletano, nipote di Giosué. Apparteneva al clero di Napoli ed era dottore in utroque iure.
Da un atto del 25 ottobre 1548,conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.4960, risulta che in quell'anno fu emesso una sentenza dal vescovo di capri Leonardo de Magistris in seguito ad una lite sorta tra il vescovo di Ascoli e il priore del monastero verginiano S.Donato di Ascoli circa il pagamento di tributi. La sentenza si espresse a favore del priore il quale non doveva pagare tributi al vescovo perché il monastero S.Donato apparteneva a Montevergine.

Papa Leone X, in latino: Leo X, nato Giovanni di Lorenzo de' Medici (Firenze, 11 dicembre 1475 – Roma, 1º dicembre 1521), fu il 217º papa della Chiesa cattolica dal 1513 alla sua morte. Giovanni era il quartogenito (il secondo figlio maschio) di Lorenzo de' Medici e Clarice Orsini e portò alla corte pontificia lo splendore e i fasti tipici della cultura delle corti rinascimentali. Fu l'ultimo Papa a essere semplice diacono al momento dell'elezione.

"Nell’onciario della Città di Ascoli 1753" risulta essere Sacerdote ascolano e Canonico della Cattedrale di Ascoli.

Nel "Onciario della Città di Ascoli 1753" risulta essere Sacerdote ascolano e Mansionario della Cattedrale di Ascoli.

Primogenito di Tancredi d'Altavilla, conte di Puglia. Dopo la battaglia di Montemaggiore il 4 maggio 1041 Ascoli diventa dominio di Guglielmo Fortebraccio che muore di malattia ad Ascoli nel 1046. In seguito alla sua morte Ascoli passa sotto il dominio del fratello Drogone.

Notaio di Ascoli, come risulta in un atto di febbraio 1110 che si trova nell'Archivio di Montecassino.