SILBA, MONS.ANTONIO
Sacerdote ascolano. E' nato ad Ascoli Satriano il 14 settembre 1919. Compiuti gli studi ginnasiali nel Seminario Intediocesano di Ascoli Satriano e quelli filosofici e teologici nel Pontificio Seminario Regionale di Benevento, è stato ordinato sacerdote il 15 ottobre 1944. Ha insegnato materia letterarie nel suddetto seminario di Ascoli Satriano e Religione Cattolica nelle scuole medie statali. Canonico della Cattedrale di Ascoli Satriano, già Archivista e Direttore dell'Archivio Storico Diocesano che ha ordinato con paziente e diurna cura. Ha scritto "Un prefazio da cantare - profilo dei Vescovi e Sacerdoti della Diocesi di Ascoli e Cerignola del 1900", "Storia della Chiesa e Istituto Pompei di Ascoli", "Frammenti di storia nella città dei tre colli in tre antichi documenti". Ha collaborato alla rivista parrocchiale "Cronache della Cattedrale" , progetto editoriale, pastorale, e sociale ideato e diretto dal Parroco della Cattedrale di Ascoli Mons. Leonardo Cautillo dal 1963 al 2010, data della morte di don Leonardo. Nel 2013 pubblica "L'antica icona si Maria SS. della Misericordia in Ascoli Satriano", libro che viene presentato dal vescovo Mons. Felice di Molfetta il 23 giugno 2014 nella Cattedrale di Ascoli Satriano alla presenza dei confratelli, delle autorità cittadine,dei fedeli e cittadini alle quali vengono aggiunte la conclusioni del novantacinquenne autore. Il 15 ottobre 2014 festeggiò il settantesimo anno della sua ordinazione presbiterale alla presenza di numerosi sacerdoti della diocesi e il vicario generale Mons. Carmine Ladogana, assente il vescovo Mons. Felice di Molfetta perché in ospedale per accertamenti. All'età di 97 anni, per la ricorrenza del sesto anno dalla morte di mons. Leonardo Cautillo, il compianto parroco della cattedrale di Ascoli Satriano, avvenuta il 26 luglio 2010, ha voluto rilasciare questa testimonianza che trascriviamo:
Mons. Leonardo Cautillo
UNA FIAMMA CHE BRILLA ANCORA
Don Leonardo Cautillo nacque ad Ascoli Satriano il 3 marzo 1947 da Michele e Antonia Iannuzzi.
Portò a termine il corso delle scuole elementari con un anno di anticipo avendo frequentato privatamente la prima elementare, per cui fu ammesso alla frequenza della seconda classe nel plesso scolastico Piazza Plebiscito. Era molto intelligente e diligente. Mentre frequentava la quinta elementare vinse il concorso veritas, promosso dal centro catechistico nazionale. Portati a termine gli studi del ginnasio nel seminario di Ascoli, frequentò il liceo nel pontificio seminario regionale di Benevento. Quindi, per gli studi di teologia, passò nel pontificio collegio leoniano di Anagni, allora gestito dai gesuiti, dove si applicò allo studio delle dottrine ecclesiastiche con diligenza, passione e continuità. Fu ordinato sacerdote dal beato Paolo VI, in piazza San Pietro il 17 maggio 1970. Cantò la prima messa solenne nella cattedrale di Ascoli Satriano il 31 maggio. Erano presenti, oltre al vescovo Mario Di Lieto, il capitolo della cattedrale, l’amministrazione comunale, il rettore del seminario di Anagni e una grandissima folla di fedeli.
Fu nominato parroco di Santa Maria del Soccorso e, dopo tre anni, fu promosso parroco della cattedrale B. V. M. della Natività. In questa parrocchia, da lui retta per trentasette anni, egli prodigò tutte le sue energie di mente, di cuore, con grande prudenza, equilibrio, dinamismo. Secondo la formazione ricevuta in ambiente diretto dai gesuiti, egli fondò il suo apostolato verso due direttive: ubbidienza incondizionata al vescovo e formazione integrale del popolo a lui affidato. Per meglio riuscire ad attuare il suo programma pastorale chiamò a tenere conferenze sul modo migliore di affrontare le diverse difficoltà, padri gesuiti specializzati in materia. Inoltre non fece mai mancare ogni anno un predicatore durante la quaresima e un altro nel mese di maggio perché diceva: «Anche se il parroco è bravo nel parlare, tuttavia la gente ha imparato a memoria le sue prediche, per cui ci vuole un’altra voce che parli e ascolti le confessioni». L’inizio del suo apostolato coincise con la contestazione globale, per cui era difficile avvicinare e parlare con i giovani: egli riusciva ad instaurare con loro un dialogo aperto e convincente e dicevano i suoi alunni del liceo dove insegnava religione che ogni volta che gli studenti gli facevano domande capziose, egli rispondeva sempre esaurientemente. Curò con grande amore l’Azione Cattolica e quando, a causa della suddetta contestazione, la gioventù cominciò a disertare la Chiesa, non si diede pace finché non vide di nuovo i giovani tornare alla pratica religiosa, avendo fondato, nella sua parrocchia, il gruppo scout. All’uopo curò la formazione dei capi scout, inviandoli a frequentare i relativi corsi in diverse parti d’Italia. La gente restava meravigliata nel vedere i giovani scout che, nelle messe festive, vi partecipavano numerosi, precedendo con il loro gagliardetto i chierichetti nella processione d’ingresso. Il popolo frequentava numeroso la chiesa, sia nelle messe festive che in quelle feriali, con grande profitto spirituale. Durante la processione di Gesù morto e dell’Addolorata del 2009, alternava alla recita del santo rosario delle riflessioni di san Pio da Pietrelcina sulla sofferenza offerta al Signore come prova di amore. Fu come una profezia della morte che egli avrebbe affrontata con grande dignità e rassegnazione dopo alcuni mesi di grande sofferenza il 26 luglio 2010. Il popolo partecipò compatto ai suoi funerali, essendo profondamente addolorato per la perdita di un padre e maestro. Il Signore voglia premiare il suo servo fedele.
Ascoli Satriano 13 luglio 2016 Firmato: mons. Antonio Silba
E' tornato alla casa del Padre all'età di 102 anni e due mesi. era il decano del clero della diocesi di cerignola-Ascoli Satriano.
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