La fiera di S.Giacomo prende il nome dall’omonima contrada agricola,meglio conosciuta come “Boschetto”,dove veniva allestita e si svolgeva negli anni passati,fino a quando non è stata assegnata,come per la fiera di Santa Lucia,la zona del Serpente,quale sede di svolgimento.Stando alla tradizione,la fiera di S.Giacomo apriva,in primavera,il nutrito ciclo di mostre commerciali del bestiame che si svolgevano nel circondario territoriale di Ascoli.
L’esposizione di S.Giacomo,dal momento che si effettuava in contrada agricola,aveva un carattere quasi di fiera pecializzata nella mostra e nella compravendita di animali equini,che servivano,necessariamente,alle aziende in vista dei lavori inerenti la raccolta del grano.A tale scopo i titolari delle piccole e grandi fattorie, operando una rigorosa selezione in base alle esigenze aziendali,acquistavano cavalli,muli,giumente,asini,per assicurarsi quella indispensabile forza motrice costituita,in passato,dagli animali da soma e da traino.Ai proprietari terrieri si affiancavano,ovviamente,in queste operazioni d’affari i carrettieri di professione,i quali eseguivano per conto di terzi il lavoro di carriaggio dei covoni,oltre che di ogni altro prodotto e materiale.In una fiera specializzata come quella di S.Giacomo,tenuta per di più fuori del centro abitato,l’esposizione delle merci,che si accompagnava di solito,alla mostra del bestiame, assumeva una secondaria importanza,per la sua funzione complementare e per il suo carattere aggiuntivo rispetto al dato principale della manifestazione,costituito dal mercato del bestiame.La fiera ha origini antichissime e si svolge ogni 12 maggio.https://www.anspiascolisatriano.it/video/1251989-s-giacomo-messa-al-bosch...