Il momento centrale del pellegrinaggio sarà l’abbraccio con il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I, presso la Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme, in ricordo dell’analogo gesto compiuto da Paolo VI e il patriarca Atenagora, 50 anni fa nel gennaio del 1964. Per la prima volta nella storia con il papa viaggeranno anche un rabbino ebreo, Abraham Skorka, e un imam musulmano Omar Abboud, due suoi amici argentini di vecchia data.
Il Papa partirà da Fiumicino alle 8.15 di sabato 24 maggio con un Airbus A320 dell’Alitalia e giungerà in Giordania, dove ad attenderlo ci saranno il re Abd Allah II e la regina Rania. Dopo l’incontro con le autorità si sposterà all’International Stadium di Amman dove celebrerà la Messa: sono attese almeno 50 mila persone e tra loro anche tanti rifugiati dalla Siria, dalla Palestina, dall’Iraq. Il Papa distribuirà la prima comunione a 1400 bambini. Terminata la cerimonia visiterà il luogo del Battesimo di Gesù sul fiume Giordano. Subito dopo ci sarà un incontro con i rifugiati e con un gruppo di disabili. Quindi passerà la notte presso la nunziatura apostolica di Amman.
Il mattino di domenica 25 maggio raggiungerà in elicottero Betlemme, dove sarà ricevuto dal presidente dello Stato di Palestina, Mahmud Abbas. Quindi si trasferirà su una jeep scoperta alla piazza della mangiatoia di Betlemme, dove celebrerà la S. Messa, dedicata alla natività di Gesù. Il pontefice pranzerà con un gruppo di famiglie della Palestina e, subito dopo, visiterà la grotta della Natività. Prima di lasciare Betlemme farà una sosta presso il campo profughi di Dheisheh. Ad aspettarlo ci saranno 300 bambini provenienti da diversi campi di rifugiati. In elicottero lascerà la Palestina per raggiungere Tel Aviv, la capitale dello Stato di Israele, che è il terzo Paese ad essere visitato. Dopo la cerimonia di benvenuto, si sposterà a Gerusalemme dove ad attenderlo troverà il patriarca ecumenico di Costantinopoli, Bartolomeo I. Tra i due ci sarà un colloquio privato e la firma di una dichiarazione congiunta cattolico-ortodossa. Quindi i due leader delle Chiese cristiane raggiungeranno la Basilica del Santo Sepolcro dove si terrà il solenne incontro ecumenico.
L’indomani, lunedì 26 maggio, ultimo giorno del pellegrinaggio, sarà una giornata intensissima per il Santo Padre. Inizierà la mattina presto con la visita al Gran Mufti di Gerusalemme sulla spianata delle moschee. Proseguirà con la visita al Muro del Pianto, dove il Papa depositerà una preghiera come fecero Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Poi sarà la volta della visita al memoriale dell’Olocausto Yad Vashem. Seguita dall’incontro con i due gran rabbini di Israele e con il presidente Shimon Peres. Nel pomeriggio Bergoglio incontrerà sacerdoti e religiosi nell’orto degli ulivi del Getsemani e pianterà un ulivo accanto a quello messo 50 anni fa da Paolo VI. Prima di ripartire alla volta di Roma, Papa Francesco celebrerà un Messa di ringraziamento, insieme con gli ordinari di Terra Santa e il seguito papale, nella sala del Cenacolo a Gerusalemme dove, secondo la tradizione Gesù, consumò l’Ultima Cena e gli apostoli, dopo la Resurrezione di Cristo, ricevettero il dono dello Spirito Santo.