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"Un grande dono del Signore". Così il vescovo di Orvieto-Todi Mons. Benedetto Tuzia, definisce la beatificazione di madre Speranza, fondatrice delle Ancelle e dei Figli dell'Amore Misericordioso e del Santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza di Todi. Madre Speranza di Gesù, al secolo Maria Giuseppa Alhama Valera, era una suora spagnola che durante il periodo bellico della seconda guerra mondiale le è stato imposto da Gesù stesso di venire in Italia e qui, dopo aver fondato in Spagna il ramo femminile della congregazione, fondare il ramo maschile: i sacerdoti detti Figli dell'Amore Misericordioso. Anche a Madre Speranza Gesù, come a Santa Kowazska, apparendole manifestava la sua misericordia e ordinava alla santa suora di divulgare la devozione, appunto, dell'Amore Misericordioso. Durante la seconda guerra mondiale l'istituto religioso femminile da lei fondato era a Roma, sulla Casilina. Qui ha "sfamato" tanti romani sfollati a causa dei bombardamenti come il miracolo della moltiplicazione dell'olio, della minestra e del pane. Un'anziana signora di Roma, ancora oggi, ricorda le "suore spagnole che tanto bene facevano". Con il tempo e sotto indicazione di Gesù, Amore Misericordioso, Madre Speranza ha fatto scavare nei terreni dove fece costruire l'imponente santuario dell'Amore Misericordioso a Collevalenza di Todi, un pozzo da dove è emerso dell'acqua salutare per il corpo(per alcune proprietà curative) e dell'anima: è una vera piccola Lourdes italiana dove, due giorni a settimana, dopo essere preparati con la liturgia penitenziale i fedeli, pregando il Signore, vengono immersi nelle vasche dopo si trova quest'acqua terapeutica. Molti sacerdoti vanno a Collevalenza per gli esercizi spirituali come per esempio andava Mons. Leonardo Cautillo, il compianto Parroco della cattedrale di Ascoli Satriano e dove alcune volte va don Potito Gallo, il Parroco della Parrocchia di S. Lucia V. e M. di Ascoli Satriano.
Sia lode al Signore!