In occasione della secolare e tradizionale FIERA DI S. GIACOMO cadente il 12 maggio di ogni anno ad Ascoli Satriano si terrà una tre giorni all'insegna dell'asino in quanto si parlerà, appunto, della sua presenza nelle fiere storiche della città di Ascoli Satriano, delle utilità nascoste e manifeste di questo paziente animale, dell'onoterapia per i portatori di handicaps e di disagio diffuso. Domenica 11 maggio alle ore 9.30 vi sarà anche la celebrazione eucaristica, da parte di don Vito Cerere della Comunità di Emmaus di Foggia, nella chiesetta omonima della Selva S. Giacomo; mentre lunedì 12 durante la fiera cittadina vi sarà anche un'esposizione di attrezzature manuali, agricole e zootecniche. Speriamo che l'evento possa portare alla rivalutazione dell'asino, animale tanto disprezzato ma nobile e paziente e non semplicemente a gratificarsi per le belle parole che si diranno nella tre giorni, come ammonisce il detto latino: ASINUS ASINUM FRIGAT!
A proposito di asini dal prof. Franco Garofalo è giunto un suo lavoro sui giochi usati dai ragazzi in Ascoli. Si ringrazia il prof. e con il suo lavoro intendiamo integrare il convegno. Il gioco è chiamato: "Li catëniéllë", (Anelli attaccabriglie):
' Li catëniéllë '
La specie, dopo che l’introduzione di mezzi meccanici di trasporto ha interessato anche il mondo contadino, rischiava, qualche tempo fa, di essere dimenticata e poco valorizzata.
Di esemplari, che facevano bella mostra nelle fiere internazionali, ne rimanevano sempre di meno.
Ultimamente un'inversione di tendenza: si ha notizia di alcuni allevatori che stanno incrementando la razza per l'impiego nei centri di riabilitazioni patologiche, oltre che per l’eccellenza e la peculiarità del latte adatto nell’alimentazione di bambini soggetti a determinate allergie e alla crescente richiesta nell’ambito della cosmetica (la maliarda Poppea ne faceva frequenti abluzioni).
Mi riferisco all’animale che per secoli ha costituito un insostituibile e prezioso sostegno nel lavoro dell’uomo: l’asino, e più precisamente quello di razza pugliese, allevato sulle murge di Altamura in provincia di Bari (con un pedigree di tutto rispetto).
Nel Vangelo lo incontriamo in alcuni momenti salienti della vita di Gesù: nella grotta di Betlemme vicino al bue; in fuga verso l’Egitto con la Madonna e il Pargoletto sulla sua groppa; nel trionfale ingresso a Gerusalemme.
In “Rosso Malpelo” il Verga ne sottolinea la proverbiale docilità alla fatica, ripagata con un sadismo feroce da una umanità non solo “vinta” sebbene abbrutita dalle tristi vicissitudini di una desolata esistenza.
Ascoli, invece che al canto del gallo, si svegliava con i ragli degli asini - dalle diverse tonalità e variazioni sul tema vocalico “ih-oh! ih-oh!…” - ritmato e cadenzato dai fischi, emessi alle prime luci dell’alba (oggi non si ha più l’opportunità di sentire simili e altisonanti versi).
Allora di questi quadrupedi ve ne erano tanti (forse quante auto adesso) e sul loro dorso si raggiungeva la vigna, si andava a cavare le cipolline selvatiche ʹli lambascjunëʹ, a spigolare il grano, a trasportare le verdure dall'orto 'la sarmë' o i panieri di frutta, a sbrigare le faccende quotidiane, coprendo lunghe distanze.
Quasi tutte le abitazioni sulle pareti dei muri esterni avevano conficcati anelli di ferro o pietre sagomate con al centro un foro (se ne trovano ancora), che servivano, appunto, per legarvi le briglie delle pazienti bestie.
Proprio da questi arnesi prese nome il nostro gioco.
Modalità di gioco
Possono parteciparvi un buon numero di ragazzi.
Effettuata la conta, a chi tocca fare il palo resta al centro, mentre gli altri si posizionano stringendo il ferro con una mano.
In mancanza di anelli, questi sono sostituiti da punti convenzionali, distanti cinque o sei metri l’uno dall’altro.
La gara inizia, subito dopo aver dato il via, con i partecipanti che si scambiano di posto, non tralasciando di afferrare l’appiglio.
Il tutto si svolge tra le provocazioni e gli sberleffi indirizzati verso il paziente palo.
Se, durante gli scambi e gli spostamenti, questi è più veloce, riuscendo a raggiungere per primo uno degli anelli, si invertiranno i ruoli.