INTITOLAZIONE DEL CONSULTORIO FAMILIARE E BIBLIOTECA ANSPI A MONS. LEONARDO CAUTILLO

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Giovedì 14 agosto, alle ore 18.00,presso la sede dell'ANSPI CENTRO STUDI - ONLUS di Ascoli Satriano verrà posta la targa per l'intitolazione del Consultorio Familiare e Biblioteca ANSPI a Mons. Leonardo Cautillo, parroco della Cattedrale di Ascoli dal 1973 al 2010 e della parrocchia del Soccorso dal 1970 al 1973 e "Consulente etico" del Consultorio Familiare ANSPI dalla fondazione al 2010. Saranno presenti alla cerimonia: P. Giuseppe Infante, ascolano, missionario comboniano in Messico che benedirà la targa e i locali, il presidente dott. Potito Cautillo, il sindaco Savino Danaro, l'assessore alla cultura Biagio Gallo e il dirigente scolastico prof. Filomena Bubici. Interverranno: il prof. Francesco Capriglione, compagno di scuola del compianto don Leonardo che parlerà delle loro vite parallele, l'ing. Giuseppe d'Arcangelo che ha condiviso con don Leonardo molti lavori e ricerche culturali su Ascoli e S. Potito e il prof. Luigi De Pinto di Bisceglie, in qualità di ex presidente della Federazione Regionale Pugliese dei Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, che parlerà, appunto, di tali Consultori. Il dott. Potito Cautillo leggerà, in apertura, una lettera inviata da Mons. Nunzio Galantino, vescovo di Cassano all'Jonio e segretario generale della C.E.I. (conferenza episcopale italiana). Saranno presenti i "parrocchiani" di don Leonardo e quanti lo ricordano. Al termine l'Anspi offrirà un buffet. Allieterà la manifestazione la mostra dal titolo: " I VESCOVI STORICI DI ASCOLI" con paramenti sacri e costumi dell'epoca, confezionati dagli studenti del laboratorio di sartoria del progetto regionale per giovani "I bollenti spiriti" e dagli studenti frequentanti l'università della Terza Età e del Tempo Libero 'S. Potito' dell'Anspi Centro Studi. Tra i vescovi storici si ricorderanno:
1) Francesco o Benedetto Pasquarelli, ascolano, dell'Ordine degli eremiti di S. Agostino il cui nome è riportato anche dall'abate Pacichelli nel suo libro "Il regno di Napoli in prospettiva" del 1703;
2) Giacomo, ascolano, dal 1419 al 1458. Questo vescovo, con l'intervento del Papa Callisto III, fece trasferire la cattedrale dal quartiere Frontino (l'attuale collina Pompei) all'attuale, chiesa che apparteneva ai frati francescani conventuali, in quanto la cattedrale medievale di Ascoli di S. Maria in Principio era ormai da tempo "deruta" a causa di vari terremoti;
3) Marco Lando, veneto, dal 1567 al 1593. Questo vescovo, con proprio danaro, ampliò la cattedrale e la riedificò quasi dalle fondamenta. Durante il suo episcopato andò distrutto, per un incendio, l'archivio capitolare;
4) Francesco Maria della Marra, napoletano, dal 1621 al 1624. Deliberò l'introduzione, in Ascoli, dei frati minori francescani nel nuovo convento di S. Potito;
5) Pirro Luigi Castellomata, salernitano, dal 1648 al 1656. Adornò in modo elegantissimo l'antica chiesa di S. Potito martire, extra moenia, cioè fuori le mura della città, in località Frontino (l'attuale collina Pompei)e costruì il primo seminario sulla stessa collina chiamata, allora, Torre Vecchia;
6) Giuseppe Campanile, di Barletta, dal 1737 al 1771. Costruì l'attuale battistero, gettò le prime fondamenta dell'odierno seminario vescovile di Ascoli, accanto all'episcopio;
7) Emanuele De Tommasi, napoletano, dal 1771 al 1807. Fondò il 2 luglio 1797 l'orfanotrofio per ragazze povere denominato di "S. Giuseppe e S. Teresa", oggi Asilo S. Giovanni, e fece assegnare dal re di Napoli i paesi dei cinque reali siti: "Ordona, Orta, Stornara, Stornarella e Carapelle" alla diocesi di Ascoli anziché a quella di Minervino come il re di Napoli intendeva fare, dato la vicinanza di questi paesi alla diocesi di Ascoli e Ordona.
Oltre ai vescovi storici della diocesi di Ascoli e Ordona si presenterà un vescovo ascolano, anch'egli storico, che ha retto la diocesi di Ariano Irpino, dopo essere stato canonico della cattedrale di Ascoli: Mons. Donato de Laurentis, appartenente ad una famiglia nobile di Ascoli,dove nacque nel 1510: Fu anche un "padre conciliare" del Concilio di Trento. Inoltre un grande abate benedettino, anch'egli ascolano, di Badia di Cava (Cava dei Tirreni) del 1620: Severino Boccia. Questo abate ascolano, oltre ad essere stato un importante personaggio nell'Ordine monastico dei benedettini, è stato anche grande a livello letterario in quanto ha scritto una "Grammatica italiana" e un "Vocabolario" ed è stato definito: "uno dei padri della grammatica italiana".

Completerà la mostra un costume d'epoca della contessa di Ascoli Margherita d'Aquino che è vissuta nel 1317.

Sarà presente spiritualmente, tra coloro che interverranno, il prof. Franco Garofalo con questo suo ricordo di don Leonardo:
https://www.anspiascolisatriano.it/files/files/1575/omaggio.pdf

RELAZIONI DEL PROF. FRANCESCO CAPRIGLIONE:
https://www.anspiascolisatriano.it/files/files/1575/le_mie_convergenze_pa...

RELAZIONE DELL'ING. GIUSEPPE d'ARCANGELO:
https://www.anspiascolisatriano.it/files/files/1575/mi_ricordo_di_don_leo...