Un evento artistico e culturale, con mostra di pittura dell'artista Roberto Radici, si effettuerà dal 4 al 31 agosto nel chiostro del Polo Museale di Ascoli Satriano, l'ex monastero in via S. Maria del Popolo. La presentazione dal titolo Kalokagathia avverrà il 4 agosto, alle ore 20.30.
L'espressione kalokagathìa (in lingua greca, καλοκαγαθία) indica l'ideale di perfezione umana secondo i Greci antichi. Il termine rappresenta la sostantivizzazione di una coppia d'aggettivi indicanti l'armonioso sviluppo della persona, καλὸς κἀγαθός, kalòs kagathòs, crasi di καλὸς καὶ ἀγαθός, kalòs kai agathòs, cioè "bello e buono" (con quest'ultimo aggettivo che va inteso anche come "valoroso in guerra"). Si tratta dell'unità nella stessa persona di bellezza e valore morale, un principio che coinvolge dunque le sfere estetica ed etica (ciò che è bello deve necessariamente essere buono e viceversa; specularmente, ciò che è interiormente cattivo sarà anche brutto fuori). Il concetto ha influenzato anche la produzione artistica (come nel celebre Discobolo di Mirone). Il concetto fu poi recepito dai Romani.
Nella filosofia greca la prima elaborazione del concetto arriva con Platone.
In Plotino, la visione della verità e la contemplazione di Dio sono posti come fine ultimo della vita umana. L’anima non deve fermarsi alla bellezza riconoscibile con i cinque sensi in quegli oggetti dove esiste una forma prevalente sulle altre che le rende un tutt’uno omogeneo, ma tendere all’idea di bellezza in sé, proprie di tutte le idee e che può essere colta solo con la mente, non con i sensi. Dal Bene emana questa bellezza, sebbene siano identici, il Bene è una realtà ancora al di sopra della bellezza delle idee.