Coraggio e saggezza di fronte alle sfide dell'ora presente: questo messaggio Giovanni Paolo II ha fatto risuonare nelle terre della Capitanata, nel corso di un pellegrinaggio attraverso i segni viventi di una geografia della fede che affonda le radici lontano nel tempo. Dopo aver visitato, sabato pomeriggio, i luoghi legati alla memoria di Padre Pio da Pietrelcina, il Papa ha trascorso la giornata domenicale tra i fedeli di Monte Sant'Angelo, di Manfredonia e di Foggia. Lunedì ha visitato San Severo, Lucera e Troia, e concludendo il suo itinerario attraverso Bovino, Valleverde, Ascoli Satriano e Cerignola.
A Monte Sant'Angelo il Santo Padre ha visitato il Santuario dedicato a San Michele, davanti alla cui statua si è raccolto in preghiera, «Sono venuto per venerare e invocare l'Arcangelo — ha detto — perché protegga e difenda la Santa Chiesa, in un momento in cui e difficile rendere un'autentica testimonianza cristiana senza compromessi e senza accomodamenti». La lotta di San Michele contro il Demonio, ha proseguito il Papa, «è attuale anche oggi, perché il Demonio è tuttora vivo e operante nel mondo. Infatti il male che è in esso ... è anche effetto dell'azione infestatrice e oscura di Satana».
Nel discorso pronunciato più tardi a Manfredonia il Santo Padre si è soffermato ancora sulle insidie del nostro tempo che, ha fatto notare, provengono anche dal di dentro della comunità credente. Nel cuore di molti credenti c'è una scissione tra la fede e la vita. «Di qui — ha detto il Papa — un certo materializzarsi della coscienza e un senso di turbamento. Basta ricordare l'estendersi di un consumismo disumanizzante e lo sfruttamento disordinato delle risorse della natura, l'introdursi nelle strutture della convivenza di associazioni illegali, foriere di soprusi e di violenze».
A Foggia, nell'Omelia, Giovanni Paolo II ha insistito sul valore « incommensurabile » della famiglia. « Coltivate, come avete sempre fatto — ha aggiunto —, l'amore per la vita umana, in particolare per quella nascente. Senza il rispetto di essa non c'è futuro per la società ». Più tardi sì è incontrato con la comunità ecclesiale, con le famiglie, con i seminaristi e con i giovani. Stamane a Foggia ha visitato gli ammalati, a San Severo ha celebrato la Messa, a Lucera ha pregato sulla tomba di San Francesco Antonio Fasani e a Troia si è incontrato con la popolazione sul sagrato della Cattedrale.