L'artista ascolano Antonio Ciotta ha realizzato un'opera pittorica in onore di Mons. Leonardo Cautillo, il defunto Parroco della Cattedrale di Ascoli Satriano dal 1973 al 2010, che durante la sua vita lo ha sempre aiutato e sostenuto da quando aveva sette anni. Antonio Ciotta così spiega la sua opera: "ho voluto raffigurare don Leonardo come se si trovasse in un vortice di vento all’interno del quale la mano di Gesù lo attira a Sé nella gloria del Paradiso. Attorno all’immagine ho rappresentato il suo contatto con Gesù con la preghiera del rosario e la proclamazione della Parola del Signore,che proviene dal leggìo e che, durante le omelie, ci comunicava e spiegava attraverso la sua bocca, simboleggiata dal fiore “bocca di leone”.
Commento all'opera - un braccio esce dalla Sacra Scrittura. Questo è uno dei casi in cui l'arte riesce a esprimere istantaneamente Dio, come già fece Michelangelo con la sua "Creazione di Adamo" della Cappella Sistina. Tonino Ciotta ha rappresentato la Parola di Dio nella sua doppia accezione: noi siamo abituati ad ascoltare "Parola di Dio" alla fine delle Letture durante la celebrazione della Messa, quindi sappiamo che la Parola di Dio è il testo sacro. Ma la Parola di Dio ci rivela il Suo volere, e colui che ce l'ha rivelato è Gesù, il Dio-uomo: è Lui la Parola di Dio. Accostando il testo sacro a quel braccio divino l'artista ha sottolineato in un attimo solo il doppio significato di "Parola-di-Dio".
Tutta la sua opera rivela messaggi nascosti, ed è questa la vera arte!(Gianmichele Cautillo).