GIOVANNI, GIUDICE 1

In un atto nel novembre 1190 o 1191, conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.841, risulta essere uno dei giudici di Ascoli firmatari dello stesso documento con il quale si autorizzò a trasferire le stalle posta nella piazza della città di Ascoli in un altro luogo, perché le stesse infastidivano il cittadino ascolano Giovanni Cito de Bocco a causa dei muggiti dei buoi e del belato delle pecore (XV,91)