GIOVANNI CITO 2

Ascolano, figlio di Maggiore de Samaro. In un atto del dicembre 1194 conservato nell'Archivio dell'Abazia di Montevergine come regesto n.947 cede al presbitero don Basilio e al fratello di lui Tommaso, la quarta parte di un pàstino, sito fuori Ascoli nella parte di S.Nazzaro, appartenuto a suo zio defunto, il giudice Guglielmo. In cambio riceve una terra, sita nella valle de Meca e un'oncia e una quarta d'oro per il di più che valeva il pàstino (XV,66).
Padre di Maggiore, di Ascoli. Il suo nome risulta in un altro atto di maggio 1223 e conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.1510 (XV, 48), dove si legge che il figlio vende a Martino Sclavo una casa, sita nel sobborgo di Sant'Angelo del Mercato (XV,48).