GABRIELE del BALZO ORSINI, DUCA DI ASCOLI

Fu investito del titolo di duca di Ascoli il 14 giugno 1441 e morì nel 1443. Da questi il feudo di Ascoli passò agli Orsini della linea di Monterotondo e Pitigliano. che trovavano quale rappresentante Orso Orsini, conte di Nola, conte e marchese di Atripalda, figlio naturale di Gentile, investito del ducato di Ascoli di Capitanata nel 1464 (da Lucia Lopriore, Ascoli di Capitanata tra il Medioevo ed Età Moderna, Foggia 2008).

Dalla "Serie dei vescovi che fu dato di scoprire da alcuni antichi manoscritti, soprattutto da quelli che si conservano in Ascoli nell'Archivio dei Padri eremiti di Sant'Agostino" e trascritti dal vescovo Mons. Todisco Grande si legge che in questo periodo la Chiesa di Ascoli era governa dal vescovo Giacomo, ascolano, (1419-1458).

Dalla "Series Episcoporum Ecclesiae Catholicae" del P. Pio Bonifacio Gams,O.S.B.,Graz,1873,pag.853, in questo periodo governa la Chiesa di Ascoli il vescovo Giacomo (1419-11458).

Da "Le Chiese d'Italia - dalle origini sino ai nostri giorni" di G. Cappelletti, canonico veneziano, vol. XIX, ed. Giuseppe Antonelli,Venezia,1864,pag.145 il vescovo della Chiesa di Ascoli di questo periodo era Giacomo (1419-1458)
"Jacopo, primicerio di san Pietro [di Ascoli], ottenne la sede il dì 1° giugno 1419. Ai giorni di lui accadde il trasferimento della cattedrale dell'antica città alla chiesa dei francescani, come ho narrato di sopra. sul che il papa Martino V incaricò il vescovo di Lucera, dirigendogli particolare delegazione, che ha la data di Genezano, Praenestinae dioecesisi, V. Kal. Septembr. anno nono [la pubblicò l'Ughelli, ital.Sacr.,pag.230 del tom. VIII]. Ma questa traslazione non ebbe luogo che nell'anno 1555, allorché, demolita dal duca di Venosino [odierna Venosa] la cattedrale antica [Santa Maria del Principio posta sull'attuale collina Pompei di Ascoli] per valersi del luogo a difesa contro minaccianti irruzioni nemiche, il vescovo Jacopo, d'accordo col suo capitolo, fece nuove istanze al sommo pontefice, perché se n'effettuasse il traslocamento. ed esso alla fine fu decretato e n'ebbe apostolica commissione dal papa Calisto III il vescovo di Troja [il diploma di qust'apostolica commissione è portato similmente dall'Ughelli, luog.cit.,pag.231 2 seg.]. Morì Jacopo nel 1458, dopo una pastorale reggenza di ben trentanove anni, e fu sepolto nella nuova cattedrale [l'odierna, oggi le tombe dei vescovi si trovano sotto il pavimento della cappella dell'Immacolata].

Dalla cronotassi ufficiale in questo periodo nella chiesa di Ascoli risulta il vescovo Giacomo (1419-1458).

Da: "Ascoli nel medioevo, una cronotassi dal 449 al 1490" di Francesco Capriglione, Foggia 1989 in questo periodo risulta che:
- nel 1419 diventa vescovo di Ascoli il primicerio ascolano di S.Pietro [di Ascoli], Giacomo da Monte.;
- nel 1426 il vescovo di Ascoli, Giacomo, chiedel papa Martino V, il convento e la chiesa di S. Caterina dei Conventuali , per farne episcopio e cattedrale.