FRONTINO, QUARTIERE MEDIEVALE DI ASCOLI

Nome medievale dell’attuale collina Pompei dove sorgeva la seconda Cattedrale di Ascoli dal titolo di S.Maria in Principio o del Principio. Il suo nome appare già in documenti del l’VIII secolo e riappare in altri dell’anno 1110 insieme a due nuovi quartieri il Fondo e la Serra che vanno ad aggiungersi al Frontino dimostrando così che l’abitato di Ascoli in quell’anno cominciava a superare le mura della città. Lo stesso quartiere, in seguito all’evento sismico del ‘400 e alla parziane distruzione della Cattedrale fu chiamata Torre Vecchia per il rudere del campanile non del tutto demolito. Oggi si chiama collina Pompei.
Il suo nome risulta anche in tre atti di agosto 1209, di ottobre 1212 e dell'agosto 1213, conservati nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto nn. 1284, 1339 e 1343, dove si legge di compravendite di case site in Ascoli, dalla parte del Frontino (XV, 44, 68 e 67).
Il suo nome si legge anche in un altro atto del settembre 1218, conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.1429, dove si legge di due case ricevute in cambio di un'altra casa ceduta dai fratelli Tommaso e Bisanzio, di Ascoli, da tale Deutammenda..."site dalla parte del Frontino" (XV,69).
Il suo nome risulta ancora in un atto dell'agosto 1226, conservato nell'Archivio del Monastero di Montevergine come regesto n.1585 dove si legge che tale Palma, moglie del defunto Elia, spinta dalla necessità di procacciare vitto per sè e per Gualtiero, suo figlio e Mundualdo, vende appunto a frà Gualtiero di don Pagano una parte di casa scoperta, sita dentro Ascoli, dalla parte del Frontino, per il prezzo di tre quarti di oncia di tarì di Sicilia, riservandosi per suo uso l'altra metà, coperta, della stessa casa (XV, 48 bis).